25 aprile. Una celebrazione necessaria e non uno stereotipo storico

Per riposizionare ogni fatto, ogni testimonianza, ogni cronaca nella sua verità e dare sostanza e credibilità al racconto orale, dovremmo riflettere sull’ uso-abuso della parola guerra come metafora ricorrente. Di questi tempi la parola “guerra” viene applicata (per esempio) alla difesa dalla diffusione di un virus e alla resistenza che dobbiamo ad esso opporre. Ma si tratta di una estensione illegittima. Intanto il soggetto e i soggetti. La guerra intesa comunemente come conflitto armato, in attacco o in difesa, vede contrapporsi il fondamentale ed ultimo interesse del vincitore sul vinto, condizione questa che non appare essere presente nella difesa dalla pandemia.

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