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- Categoria: 27esimaora
- Pubblicato: 29 Gennaio 2016
A un certo punto dell’intenso racconto che Aaron Sorkin fa di Steve Jobs nel film di Danny Boyle, lo spettatore assiste a un litigio, l’ennesimo, tra il fondatore di Apple e il compagno di garage Steve Wozniak. Quest’ultimo, frustrato per i mancati riconoscimenti da parte dell’ex collega, si rivolge a Jobs dicendo “Non è per forza una questione binaria: si può essere corretti e geniali allo stesso tempo”.
È un’accusa che torna in altre forme durante il film: Jobs, l’uomo del futuro e dell’innovazione, era un mediocre in fatto di sentimenti.