Il quadro ha due facce: sul recto, cioè sul davanti, c’è un Ecce Homo, un Cristo flagellato o in procinto di esserlo. Sul verso, cioè sul retro, c’è un san Girolamo che prega nel deserto. Il paesaggio di quest’ultimo dipinto è pressoché integro, ma il volto del santo è devastato, quasi cancellato, come si vede nell’immagine (un dettaglio del dipinto).

Perché? Qual è il mistero che nasconde questo quadro di Antonello da Messina, uno dei massimi protagonisti del nostro Quattrocento artistico? Dietro non c’è un gesto – come si potrebbe pensare – di aggressione, un vandalismo.

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