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- Categoria: 27esimaora
- Pubblicato: 19 Maggio 2015
È possibile fare una manicure «etica», senza rendersi corresponsabili dello sfruttamento di lavoratrici immigrate? Perché c’è un ossessivo bisogno nella società contemporanea di definire la sessualità delle persone? E cosa significa essere «per la vita»?
Le etichette sembrano essere il filo conduttore della nuova puntata della nostra rassegna stampa: quelle che dovrebbero certificare la qualità dei saloni di estetica, quelle che chiudono in categorie rassicuranti i gusti sessuali degli individui e, infine, le etichette utilizzate dai movimenti religiosi per dividere i buoni dai cattivi.