Cominciamo dall’epilogo, dove volendo «essere giusti con la madre» Massimo Recalcati scrive: «bisognerebbe non dimenticare che il bestiario che accompagna inevitabilmente la sua figura (la piovra, il coccodrillo, la chioccia, il vampiro) fornisce solo il suo lato ombra, patologico, abnorme, che non fa giustizia della sua forza positiva che oltrepassa di gran lunga quel bestiario». Una precisazione che suona un po’ come una difesa preventiva…

A pochi giorni dalla festa della mamma, tripudio della mistica del materno, idealizzazione retorica e liturgia di luoghi comuni, esce l’ultimo libro dello psicoanalista lacaniano, «Le mani della madre» (Feltrinelli).

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