Io so cosa vuol dire non riconoscersi nel proprio sesso di nascita, perché tra i 5 e i 14 anni volevo essere un maschio. Non un maschiaccio, come si dice bonariamente delle bambine più vivaci, ma proprio un maschio. Odiavo merletti e fiocchi, portavo solo pantaloni ed ero così contenta quando la gente mi scambiava per un bambino. Cercavo di camminare in modo non aggraziato e passavo ore a chiedermi perché mi era toccata la sorte tragica di non avere il pisellino.

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