I ragazzi svedesi sono partiti fra sorrisi e lacrime. Lo scambio con Stoccolma si conclude qui, e adesso c’è la compilazione dei moduli, la restituzione delle fatture, le relazioni finali sul progetto, la verifica del percorso didattico. La nostra vita in questa scuola continuerà con il consueto alternarsi di interrogazioni e spiegazioni, di Incontri con l’Autore e di Giornate dell’Europa. Tutto come prima, dunque. O forse no.

Voi, ragazzi, ci avete rimproverati più volte sostenendo che nessuno vi dice mai che siete bravi; che noi insegnanti siamo sempre attenti a farvi notare l’errore, la dimenticanza, il poco studio e mai nessuno che faccia un apprezzamento su una vostra prestazione eccellente o su un compito ben riuscito.

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