Arturo, cinque anni e mezzo: «Mamma, perché queste persone di colore vengono da noi?». Perché sono disperate. «E perché le lasciamo morire nel mare?». Perché non riusciamo a salvarle tutte: le loro barche sono piccole e loro sono tantissimi. «Ma allora dobbiamo andare noi a prenderli, con le nostre barche! Se io fossi là vorrei che qualcuno mi venisse ad aiutare».

Lo psicoterapeuta Fulvio Scaparro considera positivo questo dialogo, vero, tra madre e figlio. «Le domande del bambino sono un buon segno, avrà tutto il tempo per diventare cinico…».

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