C’era Bebe che si divertiva un mondo a fare sport. Meglio: a tirare di scherma. Per lei è quello: ora, diciottenne, è una campionessa paralimpica, unica al mondo a tirare senza braccia e gambe. Mamma Teresa e papà Ruggero, poco dopo quei giorni di sei anni fa in cui le hanno amputato braccia e gambe per una meningite, si sono guardati: «È quello che serve». La parola magica: sport. E allora mettono in piedi un’associazione per Bebe, ma non solo: «Perché bambini e ragazzi come lei possano capire quanto è bella la vita».

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