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- Categoria: 27esimaora
- Pubblicato: 15 Aprile 2015
C’è la ragazza indiana che se ne sta sulla soglia con un sorriso invisibile. C’è quella yemenita che si nasconde. C’è la donna africana che sfugge all’obiettivo. Il filo che le lega è l’invisibilità. Sheila McKinnon, fotografa canadese (ma romana d’adozione) le ha raccolte in un progetto fotografico dal titolo Born Invisible, ora una mostra alla presso la Robert F. Kennedy International House di Firenze, aperta fino al 17 maggio.