L’ultimo libro pubblicato per Einaudi, dal titolo Il caso della donna che smise di mangiare è l’occasione, per il sociologo e psichiatra Paolo Crepet, per fare il punto sul rapporto tra le donne e il cibo («Molte donne non si amano», ci ha detto in questa intervista), sui legami sempre difficili con la propria famiglia di origine e sui motivi per i quali, ad un certo punto, non si mangia più. Nel caso di Fausta, dice, è per «affermare uno spazio libero», per diventare inflessibile nei confronti del suo corpo, così come i familiari sono stati inflessibili con lei.

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