Dopo la sentenza della Corte di Strasburgo sulla Diaz. Una importante sentenza sul reato di tortura, un’apertura di discussione alla Camera ritardataria di 26 anni per un’Italia inadempiente a coprire un vuoto normativo (nel 1981 lo Statuto di Roma istitutivo della Corte penale internazionale, nel 1984 la firma della Convenzione di New York contro la tortura ed altri trattamenti e pene crudeli, inumane e degradanti, giusto per non iniziare dalla convenzione di Ginevra del 1949 e da molto altro ancora); un’«amnesty international» dello Stato Italiano ben antecedente ai fatti di Genova 2001.

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