»La vita è cambiata all’Aquila, dopo il 2009. Il centro storico non è più la città a misura d’uomo, vivace, piena di giovani e sicura che ho conosciuto tanti anni fa al mio arrivo. Al centro ora si fa la passeggiata lungo il corso, tra gli edifici disabitati: alcuni restaurati, altri no, ma praticamente tutti disabitati. Dopo il terremoto se ne sono andati quasi tutti gli amici che avevo prima; certo, poi ne ho conosciuti altri, ma quelli non ci sono più … Anche nell’ambiente lavorativo c’è stata una diaspora: molti hanno preferito trasferirsi definitivamente sul versante teramano, altri sono proprio espatriati.

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