Condivido appieno il pensiero di Rupi Kaur, artista canadese ventiduenne, quando dice: «Umiliazioni, minorenni nude, torture, bondage, donne trattate come oggetti: sembra che tutte queste cose vadano bene e siano accettate. Quando si tratta di mestruazioni invece no.Scatta la censura. Ma io sanguino ogni mese, dal mio grembo può nascere la vita. Avere le mestruazioni non significa essere sporca, non deve offendere nessuno, è naturale come respirare». La stessa naturalezza che leggo nelle sue parole la ritrovo nella foto che “racconta” le sue mestruazioni, postata su Instagram.

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