Non ci saranno più cartelloni pubblicitari che «usano» il corpo femminile. Per vendere occhiali, jeans o pomodori pelati. La Capitale dichiara guerra alla pubblicità che offende le donne, paragonandole ad oggetti o spot che lascino intuire realtà di sottomissione e di supremazia di genere.

«Gli spazi del Comune potranno essere venduti solo a chi rispetterà le regole inserite nella delibera — spiega il sindaco Ignazio Marino — il corpo della donna non potrà essere associato ad immagini che lo equiparano ad un oggetto ed in maniera sessista».

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