La libertà, e la forza, su quattro ruote. È la storia di Kazol, la storia di tante (e di tanti). La particolarità è che Kazol Rekha vive in un piccolo villaggio del Bangladesh, soggetto a inondazioni. Visto da qui sembra un posto poverissimo, certamente lo è. Ma Kazol racconta che un tempo la sua vita era felice. «Vivevo con mamma e papà e andavo a scuola», dice ricordando il «prima». Poi: la morte di entrambi i genitori, suo fratello che per prendersi cura di lei combina il matrimonio, un marito che l’abbandona (e si risposa) subito dopo l’incidente che le paralizza la colonna vertebrale.

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