Maryse incontrò Georges quando entrò come giornalista stagista al Journal du Dimanche, dove lui già collaborava come disegnatore. Era il maggio 1968, fu amore a prima vista. «Era l’opposto di tutti i ragazzi che avevo conosciuto fino a quel momento, e l’opposto di quel che i miei genitori avrebbero voluto per me. Sono cresciuta in una famiglia molto cattolica, molto severa. Georges era diverso. Lo trovavo molto seducente e mi faceva ridere, era come se mi aprisse le porte di un nuovo mondo, un nuovo universo».

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