Ogni 8 marzo si parla della condizione della donna, come una filastrocca che ricorda i grandi talenti femminili, le donne coraggiose, le vittime delle violenza. Siamo sempre allo stesso punto, ci muoviamo di un millimetro l’anno. Una retorica dell’8 marzo che alla fine è fine a se stessa e si esaurisce il 9 marzo. Mi verrebbe da dire: continuiamo a parlare di parità, pari opportunità, di talento femminile e poi la realtà sull’impiego femminile è agghiacciante.

Leggi tutto