Ancelle, sottomesse. O forse più forti e per questo libere di dire grazie pure agli uomini? Nell’editoriale di ieri, Barbara Stefanelli suggerisce di ringraziare gli uomini. Quelli che si stanno lasciando alle spalle vecchie identità e sono pronti a partecipare al cambiamento. Una questione critica di questi tempi. E di questo giorno in cui le radio trasmettono poesie e musiche in ode al femminile. Sembra che ogni 8 marzo le donne prendano parola, gli uomini le ascoltino.

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