Tutte le volte è la stessa sensazione. Tutte le volte che prima di dire la propria durante una conversazione sulla parità di genere sento una coetanea mettere le mani avanti così, «io non sono femminista, però penso che…», non posso fare a meno che pensare: che noia. Pur di non scadere nella polemica, ma con l’aspirazione di far nascere anche un minimo di dibattito, vi chiedo: esattamente, a chi o che cosa pensate che la nostra generazione debba chiedere il permesso per avere una opinione sul proprio genere? Per quale motivo sentiamo il bisogno di giustificare le nostre posizioni e perchè assecondiamo la regola non scritta per cui, se vuoi dire qualcosa sulla tua femminilità, devi prendere le distanze da un movimento politico che è costato parecchia fatica ad altre donne, e non a te?

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