Michele Buoninconti aveva lo sguardo assente e non ha detto una parola. Ha aperto la porta di casa ai carabinieri e ha compreso come sarebbe andata a finire. In silenzio ha riempito con qualche vestito una sacca scura e ha seguito i militari che ieri lo hanno arrestato. Lo accusano di essere l’assassino della moglie Elena Ceste. Questa è la tesi del sostituto procuratore di Asti Laura Deodato e del giudice delle indagini preliminari Giacomo Marson che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare.

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