Sulla carta funziona tutto. Da un capo all’altro del Paese non c’è amministrazione comunale che non abbia la sua equa rappresentanza femminile. La pretende la legge 215 del 2012, per esempio, che ricorda a tutti di inserire negli statuti comunali norme per «assicurare condizioni di pari opportunità tra uomo e donna» e di «garantire la presenza di entrambi i sessi nelle giunte». Non solo. La cosiddetta legge Delrio di aprile 2014 (la numero 56) si spinge un po’ più in là e fissa percentuali precise:

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