Cara Emma,

ci stai dando un’altra lezione. Ma questa volta non vuoi prenderci in giro, come nel 2008, quando annunciasti di avere un fidanzato segreto, solo per smascherare il nostro strabismo etico e professionale, quello che ci fa ingigantire il gossip e fare piccole piccole le questioni serie.

No, la tua è una sfida vera, contro un male subdolo e sfuggente, che si è piantato dentro di te, ma come hai giustamente detto non è te. Hai scelto di dirlo, rinunciando al comprensibile riserbo di questi casi, confermando la cifra della tua esistenza, dove il privato è sempre stato pubblico, in nome della passione e della dedizione totale alle cause e alle battaglie che l’hanno scandita.

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