Nel 1923 H.P. Lovecraft su The Conservative stronca The Waste Land di T.S.Eliot, definendolo un’accozzaglia “praticamente priva di significato” di frasi, citazioni e frammenti, offerta al pubblico giustificando quel disordine poetico con la presa d’atto della “caotica banalità” della mente moderna, e non capacitandosi, infine, che venisse considerata come “una poesia di profondo significato”. Fece, in verità, di più. La mise in parodia in alcuni versi dal titolo The Waste Paper (carta straccia) :

Cicli infiniti di lotte progressiste E strane mutazioni di luce immortale

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