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- Categoria: Loredana Lipperini
- Pubblicato: 09 Settembre 2020
In un bel giorno di maggio del 1976 Marco Pannella percorre i non molti metri che separano via di Torre Argentina, sede del Partito radicale, da via delle Botteghe Oscure, sede del Pci. Con lui un drappello di militanti. In mano ha una rosa. L'idea è quella, simbolica, di porgere il fiore come simbolo di non violenza ai compagni che quotidianamente critica e punzecchia. Come è noto, dal militante che apre il portone becca una sberla. Poche ore dopo lo ascoltavamo parlare al telefono dicendo, col suo vocione: "La guancia mi fa male, ma il dolore non è questo".