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- Categoria: Loredana Lipperini
- Pubblicato: 11 Ottobre 2018
Ogni tanto mi intestardisco a parlare di narrazione, che sembra una parola così obsoleta, così politica anni zero, altri tempi, altri ritmi, altra Italia. Eppure, narrazione è ancora la parola che preferisco. E' grazie a una narrazione, apparentemente frammentata ma sapientemente preparata, che molti italiani si sentono in diritto di scrivere cose spaventose, e rivendicarlo come gesto di libertà, ed è da qui che discende, anche, l'attuale politica. E' grazie a una narrazione durata anni, paziente, studiata, accortissima, fatta di dettagli privati leziosi e di cannonate contro i femminismi, che Costanza Miriano ha radunato attorno a sé un popolo intero di oltranzisti religiosi (il consigliere comunale a Verona Andrea Bacciga, quello del saluto fascista alle donne di Non Una di Meno, ha usato le parole di Miriano per la famosa mozione "pro vita").