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- Categoria: Loredana Lipperini
- Pubblicato: 05 Luglio 2017
Guarda cosa racconta l'architetto Sandro Polci: non sarà possibile ricostruire com'era e dov'era, non fatevi illusioni. ""Tra dieci anni - spiega l'architetto - secondo l'aspettativa di vita nei comuni del cratere (oltre 584 mila abitanti) avremo il 15% di morti di vecchiaia e circa il 37% di over 65".
Si prospetteranno cioè esigenze funzionali e di servizio diverse, mentre la popolazione giovane avrà maturato "abitudini nuove in altri luoghi", che forse difficilmente abbandonerà. Perciò, sostiene, dobbiamo "investire tutto su elementi credibili di futuro, come i nuclei familiari che restano realmente nel territorio o vogliono venire a insediarsi, le imprese con piani di sviluppo credibili (agricoli, turistici, manifatturieri, start up), e sui centri di eccellenza e poli universitari che creano gli enzimi della crescita".Certamente vanno ricostruiti ''i simboli culturali, sociali e religiosi'' dei luoghi, ma una riflessione seria va fatta sulle seconde case: chi oggi le frequenta lo fa in molti casi per legami con gli anziani e i luoghi dell'infanzia, condizioni che difficilmente ci saranno fra 10-15 anni.