(Non) si può avere tutto

Pochi giorni prima di dare alla luce il terzo figlio, una giovane ragazza varca la soglia dell’aula universitaria dove sosterrà l’esame di statistica. E' Deb Recanati, ebrea ortodossa nata e cresciuta a Milano, moglie a 19 anni, madre a 20 e nessuna intenzione di rinunciare alla laurea e alla futura carriera. “Lavoro e famiglia. Potrai continuare a mescolarli con tutte le tue forze. Prima o poi uno dei due sovrasterà l’altro” le dice sua madre la sera prima delle sue nozze. La sfida tra le due generazioni inizia. Da un lato Anne, un diploma di laurea tristemente incorniciato e mai messo a frutto, dall’altro Deb, l’entusiasmo giovanile e l’illusione che, se ti dai da fare, puoi avere tutto. Sensi di colpa, prime parole di bimbi perse nel tentativo di una carriera accademica, happy hour ad orari vietati alle madri e colleghi che la giudicano più in base allo stato di famiglia che alle sue capacità, fanno da sfondo. E si intrecciano con lo shabat, il giorno del riposo ebraico in cui cellulari e computer vengono spenti per 25 ore e con il cibo kasher; dando vita a una mamma imperfetta in un’originale salsa Jewish.