Marina Terragni
Temporary mother. Utero in affitto e mercato dei figli
Ormai molte migliaia di bambini nascono ogni anno da utero in affitto: più di 2mila solo negli Stati Uniti, in un business in espansione costante, che vede un incremento annuo del 200%. Un giro di affari potenzialmente colossale e planetario, il cui fatturato supera già oggi i 3 miliardi, nel quale le donne diventano mezzi di produzione e le creature umane veri e propri oggetti in vendita. Quei figli che non ci è consentito di avere possiamo sempre comprarli: basta pagare. La riproduzione diventa produzione di cui siamo a un tempo mezzi e destinatari. Un consumismo che si spinge fino all’autoconsumismo, confezionato in forma di neo-desideri e neo-diritti che rivendicano di poter prescindere anche dalla biologia dei corpi e dalla differenza sessuale. Chi è una madre “surrogata”, se non una madre? Perché si pretende che scompaia dopo aver portato a termine il suo biolavoro? Si può affittare il proprio corpo e mettere in vendita un essere umano? Domande urgenti, alla vigilia di un dibattito che lacererà l’Europa, ultima roccaforte anti-surrogacy. Un pamphlet “anarchico” e necessario di fronte alla portata della posta in gioco: i bambini e la differenza femminile, garanzia di civiltà e umanità.
Tipologia di Libro: Saggio
Libro edito da: Morellini - VandAePublishing
Anno di pubblicazione: 2017
Argomenti Trattati: sessualità ed educazione sessuale - parità e pari opportunità