Margarethe Von Trotta
Hannah Arendt
Il film ripercorre nel dettaglio i quattro anni (dal 1961 al 1964) durante i quali la scrittrice, giornalista e filosofa Hannah Arendt, interpretata dall'attrice Barbara Sukowa, assiste a Gerusalemme al processo contro il nazista Adolf Eichmann e, da ebrea tedesca, è costretta a fare i conti con i dolori del proprio passato. Fuggita dalla Germania nazista nel 1933, la Arendt aveva trovato nuova vita e successo professionale negli Stati Uniti ma continuava a sentirsi un'estranea ovunque andasse. Il processo ad Eichmann le fornisce l'occasione per scrivere con termini nuovi dell'Olocausto, scuotendo il mondo con ciò che definisce la "banalità del male". Il suo lavoro, sin dalla prima pubblicazione, suscita però polemiche e attacchi sia da parte degli amici (i più dolorosi per la Arendt sono quelli di Kurt Blumenfeld, il presidente della Federazione sionista tedesca, e di Hans Jonas, amico sin dai tempi dell'università) sia da parte dei nemici.
Tipologia di Film: Drammatici ed epici
Film diretto da: Margarethe Von Trotta
Anno di uscita nelle sale: 2013
Argomenti Trattati: Grandi donne - Eventi storici