In conferenza stampa, a Copenaghen, i massimi scienziati del clima del pianeta hanno parlato chiaro e forte: siamo al punto di non ritorno. Le prossime generazioni sono condannate. Il Pianeta sta morendo. 

Per abbassare la febbre le emissioni di gas serra devono essere drasticamente ridotte, subito: per scendere del 70% entro il 2050, e andare a zero nel 2100. E per farlo c'è un solo modo: rinunciare subito a petrolio, carbone e gas. Ma nessuno, tra i governanti del mondo (primi fra tutti i nostri) sembra comprendere.
Eppure i dati sono lì. Le concentrazioni di gas serra non sono mai state così alte da 800mila anni a questa parte. Dal 1901 al 2010 il riscaldamento globale causato dai gas serra ha già innalzato il livello del mare di 19 centimetri e di questo passo i cm saranno 82 entro la fine di questo secolo. Se il Pianeta si riscalda di altri 2 gradi, dice il report, siamo fregati. E già questi "2 gradi" sono una pietosa bugia, un eufemismo: per le ragioni che spiega la chiamata urgente lanciata in settembre dalle donne per il clima.

Serve altro? Signor premier Matteo Renzi, per capire che dobbiamo fare una inversione a U, serve altro?? Signor ministro Gian Luca Galletti, serve altro??
«Serve la volontà di cambiare» dice Rajendra Pachauri (che guida il team degli esperti). «Agire subito o il clima impazzirà definitivamente» dice Ban Ki-moon (segretario Onu). Qui l'estratto del documento finale. E qui le dichiarazioni.
Calotte polari che si sciolgono, mari che si innalzano, tornadi e alluvioni da un lato, siccità e ondate di calore dall'altro, catastrofi sempre più frequenti: serve altro? 
Eppure nessuno sembra fare una piega. A noi pare che tutti i giornali del pianeta avrebbero dovuto uscire con questa notizia a caratteri cubitali sulla prima pagina, e dedicarle quasi tutte le pagine seguenti. Tutti i capi di Stato avrebbero dovuto consultarsi freneticamente e precipitarsi a fare dichiarazioni. Invece no; solite dichiarazioni vuote e basta. In Italia, poi - non è che è una notiziola, quasi un fatto di costume - cui dedicare trafiletti: Il Corriere ha fatto un richiamino in prima pagina (fra l'ingorgo delle tasse e il triste autunno del calcio), e un articoletto sdrammatizzante a pag. 10, nella sezione "esteri". Esteri?? Ma perché, noi italiani, viviamo su un pianeta alieno?

Repubblica - addirittura - la relega in 28esima pagina, nella sezione ambiente.
Il ministro dell'ambiente commenta su twitter, richiamando a "una presa di coscienza globale": ma glissa sul fatto che il "salvaitalia" punta tutto (anacronisticamente) sul petrolio - l'energia sostenibile del tutto ignorata, come robetta senza costrutto.
E allora una domanda sorge spostanea: ma su quale Pianeta vivono politici e media? 
E a tutti coloro che si riempiono le tasche con i frutti dell'immonda corruzione che ci ammorba, chiediamo: ma voi, credete davvero che avrete un Pianeta B su cui scappare? Davvero pensate di uscire dalla "crisi" planetaria producendo più armi e petrolio, trivellando anche i fondi marini, appestando tutto con gli OGM? davvero?