A quelli che mi scrivono stupefatti: “Ma il mio commento è stato cestinato?”

Se non compare sotto il post, o è finito nella cartella spam (che – vi confesso – controllo raramente) oppure è stato cestinato.

La seconda possibilità è la più probabile.

Perché siete stati cestinati, mi chiedete.

Le ragioni possono essere tante, ma la principale è che questo blog è mio, i commenti sono soggetti a moderazione e io decido quali pubblicare e quali no.

Come ho dichiarato apertamente, questo è un blog anti-Pas: se venite qui a pubblicare delle sinossi del lavoro di Richard Gardner o ad accusare questo e quello di alienare i bambini, molto probabilmente sarete cestinati.

Poi: avete la tendenza ad andare fuori tema. A volte vi pubblico e ve lo faccio notare, invitandovi a leggere il contenuto del post prima di lasciarvi andare alla impellente necessità di esprimervi, a volte mi limito a gettare il commento nel cestino, dipende di che umore sono.

Vi capita di essere offensivi, nei miei confronti o nei confronti di altri commentatori; anche in questo caso potrei decidere di pubblicarvi per un chiarimento, ma succede che non abbia tempo o voglia di discutere: di nuovo, dipende dal mio stato d’animo, dalla quantità di commenti da gestire, dal tempo che ho disposizione…

A volte siete ripetitivi: una conversazione, per progredire, dovrebbe arricchirsi di nuovi argomenti ad ogni botta e risposta, altrimenti  si trasforma in un dialogo di “Aspettando Godot” e non tutti apprezzano che ci venga ricordato troppo spesso che la vita non ha senso.

C’è chi sente il bisogno di fornirmi un quadro del mio stato di salute mentale; non mi sembra giusto usufruire gratuitamente di consulenze psicologiche, psichiatriche o psicoanalitiche, vi ringrazio per l’interessamento, prometto che valuterò la possibilità di rivolgermi ad uno specialista, ma preferirei incontrarlo di persona e ci tengo a pagarlo, perché ho un grande rispetto per il lavoro intellettuale. Quindi, le vostre argute analisi probabilmente saranno cestinate.

Capita che mi postiate del materiale pubblicato dai Men’s Rights Acrivists. Ho scritto un mucchio di articoli su questo movimento e le sue derivazioni, sapete come la penso:

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Di conseguenza i vostri link molto probabilmente saranno cestinati.

Di solito sono piuttosto paziente, basta scorrere la lunga sfilza di commenti sotto alcuni post per sincerarvi che sono più le volte che trovo il tempo di rispondere articolatamente che le volte che decido di abortire un dibattito sul nascere.

Commentatore deluso, mi rivolgo direttamente a te: credimi, non sono insensibile al tuo sconforto.

Sei convinto che le tue perle di saggezza avrebbero potuto illuminare tante menti confuse e dare un contributo determinante allo sviluppo di questa società, invece – come le rimpiante sculture del Modigliani – rimarranno sconosciute al vasto pubblico, e questo pensiero ti tormenta.

(Forse “vasto” è inappropriato, visto che si parla di quelli che leggono questo blog, ma suona bene nel contesto, no?)

Non affliggerti troppo, commentatore: il web è grande e sono certa che altri sapranno apprezzare il tuo talento.

Rivolgiti a blogger più lungimiranti oppure apri una pagina tutta tua e quando riceverai il Pulitzer, torna pure qui a scrivermi pappappero,sarò lieta di congratularmi con te e saprò fare ammenda.

Sappiamo tutti che spesso il genio è incompreso e io sono fallibile come qualsiasi altro essere umano.

Non ti ho capito e ti ho cestinato: spero che saprai perdonarmi.

Ad maiora!

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