Ed ecco che ogni anno, ogni sacrosanto anno, ogni 8 marzo del calendario, da quando si è identificata questa data come ricorrenza per “celebrare”la “Giornata internazionale della donna” mi ritrovo a constatare con amarezza che “i progressi in ambito economico, politico e culturale raggiunti dalle donne in tutto il mondo”, cioè la sostanza di questa celebrazione, hanno dato risultati ancora troppo parziali. E a domandarmi cosa sia successo, o meglio cosa non è successo se stiamo ancora in questo limbo.

Io sono una donna.

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