Riguardo alla vicenda della cooperante italiana liberata in questi giorni, Silvia Romano, molto ma non tutto è stato detto e si dirà ancora per qualche giorno. Poi tutto o quasi ricadrà nel dimenticatoio, nell’ombra in cui cadono fatti e persone nel ritmo incessante degli avvenimenti.

I nodi che si collegano a questa vicenda si presentano ingarbugliati e rivestono aspetti di rilievo che non si possono riassumere in poche parole e che analisti politici stanno vagliando cercando di scioglierli. Qualsiasi tentativo di sovrapporsi a questo lavoro appare riduttivo, scorretto impreciso e strumentale.

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