L’orologio biologico non solo si è fermato, ma è bloccato fra due contraddizioni: lo scarso rispetto per le scelte individuali e il parco sforzo politico nel garantire concrete possibilità di accedere alla genitorialità.

Dell’orologio biologico si parla spesso e da tempo, ed è l’unico che – quando fermo – non segna la stessa ora due volte al giorno: è adesso, in un altro momento o mai, ma le sensazioni si diversificano in base a numerosi fattori, cambiano con noi. Si sceglie di ascoltarlo, o forse si sceglie di credere che esista, nonostante sia indiscutibile che ad un certo punto della vita alcuni percorsi si rivelino biologicamente molto più complessi da intraprendere, e uno di questi è certamente la maternità.

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