Immaginate di essere una cardiologa e di dover chiedere, per poter partecipare a una conferenza all’estero, il permesso a vostro figlio  mentre lui se ne sta stravaccato sul divano a giocare alla PlayStation. E che lui vi risponda, tra una partita e l’altra, «ora non ho tempo di occuparmene» impedendovi così di fare il vostro lavoro e di poter esercitare un vostro diritto.

Succede nel 2016 in Arabia Saudita, come racconta Sura, 62 anni, una delle 61 donne, intervistate da Human Rights Watch tra il settembre 2015 e il giugno 2016.

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