Cinquantacinque donne uccise in 5 mesi tolgono respiro alla libertà di chi resta. Non lasciamo, però, che i numeri scoraggino. Continuiamo a chiederci che possiamo fare. «Questo non è amore» avevamo scritto per ribadire che l’amore non uccide. C’entra, però, la sua visione distorta. Chiediamoci, senza pudore, che cosa non vediamo nei nostri rapporti che potrebbe essere il segnale di una relazione pericolosa. Prima dello schiaffo, delle botte, del maltrattamento rabbioso c’è la violenza sottile e invisibile. Sta nei gesti, atteggiamenti, sogni che appaiono normali, persino manifestazioni dell’amore.

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