rondini«Cercasi pianisto/a per gruppo». Un amico posta questa scritta su Facebook. Un cartello scorretto, ma inequivocabile nel contenuto. Sarebbe bastato indicare l’articolo un/una prima della parola pianista per rispettare la grammatica italiana e manifestare la propria disponibilità a suonare in gruppo indifferentemente con una femmina o un maschio. Ma il linguaggio, talvolta, corre più veloce della grammatica. Mentre sulla bacheca di Facebook si sfoga il dileggio, l’amico resta perplesso e si ostina a chiamare avvocato la donna che segue la sua causa di separazione.

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