Le ragazze yazide stanno parlando: denunciano che il genocidio del loro popolo non è finito, eppure nessuno muove un dito. Nadia Murad ha 21 anni, appartiene alla piccola comunità degli yazidi e viveva a Kocho, nel nord dell’Iraq. Cento uomini nel suo villaggio sono stati massacrati dall’Isis e da gente dei villaggi vicini il 15 agosto del 2014, tra questi i suoi parenti. Rapita con le altre ragazze, acquistata come schiava sessuale a Mosul da un uomo che aveva già una moglie è una figlia, dopo il primo tentativo di fuga per punizione è stata stuprata da sei miliziani fino a perdere conoscenza.

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