Greta. Stasera ho deciso di scriverti, perché delle coincidenze mi hanno portato il tuo ricordo in un modo che non era mai successo prima.

Non ho resistitoal bisogno di parlarne ad un amico artista, che tu hai conosciuto insieme a me nel suo locale di musica e poesia, Enzo Santamaria. Ci siamo andati una sola sera, cinque anni fa, ma non ti ha dimenticata. Mi disse che avevi uno «sguardo pensante», che è lo sguardo di chi coglie le sfumature.

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