Ada Lovelace, figlia del poeta Lord Byron, riuscì, nella prima metà del 1800 nell’impresa di formulare il primo algoritmo così come l’avrebbe elaborato un computer. E da allora, onore al gentil sesso delle scienze numeriche, emancipatosi dalla maschilistica tirannia dei matematici? Neanche per sogno, se pensiamo che tra le intuizioni della figlia di Byron e il primo vero calcolatore elettronico dovranno passare cento anni tondi tondi. Nel 1946, infatti, vedrà la luce «Eniac» (Electronic numerical integrator and computer), il primo computer elettronico digitale, nato in Pennsylvania, nella città di Filadelfia, ad opera di due scienziati: J.

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