«Mi prendeva per i capelli e mi sbatteva la testa al muro, e poi mi bruciava la carne con le sigarette per farmi rinsavire». Con queste parole inizia il lungo racconto di Elisa Consoli che nel 2014 ha vissuto l’incubo della violenza da parte del suo insospettabile fidanzato (F.M.) il quale, condannato in primo grado a 8 anni di reclusione per maltrattamenti e lesioni, ha avuto lunedì in appello uno sconto che ha ridotto la sua pena a 6 anni e tre mesi.

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