Eccolo, il cattivo del Web. Arriva trafelato, sotto la pioggia battente. Tuta da ginnastica nera, sguardo basso. Si presenta e non perde tempo perché non ne ha, deve lavorare anche se è domenica. Deve far stare in poco più di un’ora la sua storia di pedopornografo e cyber adescatore pentito quindi va dritto al punto. «Mi chiamo Roberto, ho 42 anni» attacca. «Un giorno di settembre del 2010 la polizia postale venne a prendermi…avevano scoperto tutto».

Tutto. Cioè i file pedopornografici sul suo computer (video e fotografie) e il suo tentativo di adescare un minorenne via Internet.

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