Avete in mente quei momenti in cui un paesaggio, un quadro, una scultura o una poesia vi evocano intuizioni profonde e quasi illuminanti? E non sapreste dirlo a parole, ma l’esperienza è piena e toccante di per sé? O quelle occasioni in cui sentite raccontare qualcosa da qualcuno e vi perdete tra parole, emozioni e immagini che nella mente prendono corpo? O ancora quando vi svegliate dopo un sogno o vivete un sogno ad occhi aperti ed è meraviglioso, ricco di pensieri e immagini in perfetto accordo tra loro, ma quando provate a raccontarlo se ne spegne l’ardore, perché lo si deve chiudere nella dimensione spazio-tempo o causa-effetto o semplicemente lo si deve costringere nel vincolo della parola?

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