Sono giorni in cui ognuno strilla la sua opinione quando si parla di famiglia. Come se urlando — o organizzando cubitali slogan attraverso complicati incastri di finestre (vedi Pirellone) — il proprio punto di vista si trasformasse nella realtà. Poi però senti la voce di una bambina, figlia di due donne. Guarda in camera e dice:

«Ogni tanto, quando dico che ho due mamme lesbiche mi guardano strano». Le fa eco un’altra, anche lei figlia di genitori gay: «Ma a volte le cose strane sono anche le più belle».

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