In questi giorni si discute parecchio, troppo spesso però tirandola dalla propria parte preesistente, della lettera firmata da 150 intellettuali e pubblicata su Harper's Magazine. Più sotto posto la traduzione. I firmatari vanno da Margaret Atwood a John Banville, da Noam Chomsky a Jeffrey Eugenides, da Francis Fukuyama a J.K.Rowling. Ora, si possono dire molte cose su questo documento, che è generico, che si presta a essere interpretato in vari modi, tutto quel che volete. Resta però una questione aperta, che non voglio definire sotto il generico ombrello del politicamente corretto.

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