C'è un racconto, L’Isola della fata, che Edgar Allan Poe scrive nel 1841, dove il narratore si sdraia sotto un albero e si accorge che il ruscello davanti a lui devia il suo corso per trasformarsi in una piccola cascata color porpora, e forma un laghetto, e al centro del laghetto c'è un'isola. Da una parte fiorita e rigogliosa, dall'altra buia e aspra, fitta di erbacce e piante morenti.  Una piccola barca fa il giro dell'isola: la guida una fata. Ma a ogni giro della barca la fata sembra più debole, più esangue, specie quando la barca passa nella zona buia dell'isola.

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