“Leggere è un atto politico, una questione etica, lo è sempre stata, ma più che mai adesso che i governi sfoderano la violenza contro chi non rientra nella definizione più pura di cittadino e la democrazia liberale è minacciata proprio nel suo nucleo originario, l’Europa e gli Stati Uniti.” Lo diceva, tempo fa, l'editore ed ex direttore di Granta,  John Freeman. Ora, io non sono fra coloro che pensa che leggere renda migliori, più giusti, più umani. Sono altri i percorsi che ci portano verso l'umanità, l'etica, il vivere in comune, e quei percorsi sono lunghi e complicati, passano per il sentire di una cittadinanza, per la cultura di una cittadinanza (intendendo per cultura non solo quanto si è bravi e buoni a leggere e far di conto, evidentemente), per i suoi desideri.

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