L’inverno passava qualcuno di lì Il nastro girava, suonava “Lilly”, Girava il pallone, lo stadio impazzì La voce tremava, l’inverno finì.

E poi primavera, e qualcosa cambiò Qualcuno moriva, e su un ponte lasciò Lasciò i suoi vent’anni e qualcosa di più E dentro i miei panni, la rabbia che tu

Da sempre mi dai, parlando per me Scavando nei pensieri miei, Guardandomi poi dall’alto all’ingiù E forse io valgo di più.

L’estate moriva, Bologna, tremò, La dalia fioriva e la gente pensò

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