Parole. Nomi. Nomina nuda tenemus, come sempre. E dunque, parole. Quelle che il mio eteronimo ha già usato. Quelle che torno a usare oggi. Zingari. Zigauner. Allogeni.

“Esistono comunità che non sono integrabili nella nostra società. Mi chiedo come sia possibile integrare chi considera pressoché lecito e non immorale il furto, il non lavoro perché devono essere le donne a farlo magari prostituendosi, e non si fa scrupolo di rapire bambini o di generare figli per destinarli all’accattonaggio. Parlare di integrazione per chi ha una cultura di questo tipo non ha senso”.

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